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Antica capitale dello Stato Pallavicino
dal X al XVI secolo, passò ai Farnese raggiungendo
l'apice del suo splendore. Fu Carlo V d'Asburgo nel 1533
a conferire a Busseto il titolo di città. Il nucleo
storico, risalente al XII secolo, ha il suo cuore in Piazza
Verdi, dominata dal monumento in bronzo dedicato al Maestro
e realizzato nel 1913. Sulla piazza si affacciano la Rocca
Pallavicino e la Collegiata di S. Bartolomeo Apostolo.
La Rocca fu costruita nel 1250, e completamente rifatta
nel XIX secolo in stile gotico; da ammirare la Torre dell'Orologio
del 1600. All'interno della Rocca hanno sede il Municipio
e il Teatro Verdi, inaugurato nel 1868. La Collegiata,
eretta a metà del XV secolo e rimaneggiata nel
XVIII, conserva una facciata gotica con portale rinascimentale,
pregevole il rosone e una lapide in memoria dell'incontro
fra Papa Paolo III e l'Imperatore Carlo V. Adiacente alla
Collegiata, è l'Oratorio della SS. Trinità,
ove nel 1836 vennero celebrate le nozze di Giuseppe Verdi
con Margherita Barezzi; il portale risale al 1794 e l'interno
presenta pregevoli stucchi settecenteschi e uno splendido
altare in marmi policromi (1749). Numerosi gli edifici
dalle maestose facciate; sulla via principale, Via Roma,
si affaccia Casa Barezzi, dove ha oggi sede l'Associazione
Amici di Verdi, e il neoclassico Palazzo Orlandi, dove
il Maestro abitò dal 1849 al 1851 con la moglie
Giuseppina Strapponi. A metà via sorge il Palazzo
del Monte di Pietà, significativo esempio di architettura
farnesiana in epoca barocca, realizzato tra il 1679 e
il 1682; al suo interno è ubicata la Biblioteca,
munita di circa 40.000 volumi. A sud del centro, fuori
dalle antiche mura, isolata in fondo a un viale e cinta
da un fossato quadrato, spicca la rinascimentale Villa
Pallavicino, anticamente denominata Boffalora, il cui
corpo di fabbrica centrale fu iniziato nel secondo decennio
del Cinquecento; venne ampliata e modificata nel XVIII
secolo; al suo interno ospita il Museo Civico. A pochi
km. da Busseto, Roncole Verdi, dove è la celeberrima
casa natale del Maestro, dichiarata monumento nazionale;
costituita da stanze d'abitazione al primo piano e da
un'osteria con bottega di generi vari al pianterreno.
Di fronte alla casa di Verdi, la Chiesa di S. Michele
Arcangelo; sempre a Roncole si trova una mostra permanente
dedicata allo scrittore Giovannino Guareschi, padre di
Don Camillo, che alle Roncole visse dal 1952 al 1968.
Ad un paio di km. da Roncole, verso nord, in località
Madonna dei Prati, il Santuario della Beata Vergine eretta
nel XVII secolo; esso è mèta di pellegrinaggi
anche dalle vicine diocesi di Cremona, Parma e Piacenza.
Tra le altre frazioni sono da citare Spigarolo, con la
chiesa di S. Gregorio; Frescarolo con la chiesa di S.
Girolamo; Semoriva con la chiesa di S. Genesio e Villa
Politi; S. Andrea e S. Rocco con le omonime chiese.
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