Piacenza
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Itinerari in città /
Tra le mura
Il Duomo, sito nellomonima
piazza ed eretto tra il 1122 e il 1233, è
dedicato allAssunta, ed è un esempio
di architettura romano-gotica con ampia facciata
a capanna, coronata da loggette, aperta da un
rosone a tre portali a protiro, di cui i laterali
decorati dalle botteghe di Wiligelmo e di Nicolò.
Sul lato sinistro della facciata si innesta il
campanile, sulla cui sommità venne posto
nel 1341 la statua di un angelo (Angilon dal Dom)
in rame dorato, immagine simbolo della città.
Sotto la cella campanaria è rimasta la
gabbia di ferro fattavi murare da Ludovico il
Moro per rinchiudervi i rei di atti contro la
Chiesa e lo Stato. Linterno a croce latina
è strutturato su tre navate concluse in
absidi semicircolari; lambiente severo e
maestoso ha un equilibrio armonioso. Sul fianco
sinistro del Duomo si apre il giardinetto di Pio
X, mentre il fianco destro confina con la suggestiva
piazzetta dei Chiostri. Nello stesso stile del
Duomo troviamo la chiesa di San Savino e la chiesa
di S. Antonino, patrono di Piacenza. Questultima,
affacciata sullomonima piazza fu dal 324
all877 la prima cattedrale della città.
In un primo tempo dedicata a S. Vittore, intorno
al Mille venne ampliata con lincorporazione
del Battistero che, sopraelevato, divenne torre
campanaria e nel 1300 venne aggiunto un maestoso
pronao ogivale detto il Paradiso. Nuovamente ampliata
nel 1400, furono successivamente aperte cappelle
delle navate laterali e linterno fu arricchito
di stucchi e dipinti di gusto barocco. Restaurata
più volte, allinizio del 1900 fu
oggetto di lavori tendenti a ripristinare le antiche
forme. Linterno si presenta a croce latina
con tre navate e tre absidi. Conserva opere di
pregio estremo come lAltare di Bernardo
Castello raffigurante LUltima Cena, un Crocefisso
in legno con la Vergine e San Giovanni in terracotta
e numerosi affreschi. Nella Basilica sono inoltre
conservate le reliquie di S. Antonino e di epoca
rinascimentale sono invece S. Sisto con il suo
prezioso Coro, S. Maria di Campagna con i dipinti
di Pordenone e S. Sepolcro, tutte realizzate nei
secoli XV-XVI dallarchitetto piacentino
Alessio Tramello. Dello stesso secolo anche la
chiesa di S. Agostino, progettata dal Panizzari
detto Caramosino. Tanti altri sono comunque i
monumenti ed in particolar modo i palazzi nobiliari
ospitati dalla città di Piacenza, tra i
quali ricordiamo il Palazzo Vescovile in stile
neoclassico, accanto al Duomo, Palazzo Chiapponi-Scotti
e Palazzo Lucca Manfredi, Palazzo Cigala Fulgosi
(XVII secolo), Palazzo Giacometti in stile rinascimentale,
Palazzo Marazzi Visconti del tardo 500,
Palazzo Zanardi Landi e lOratorio di S.
Maria in Cortina, di fronte al Teatro Municipale,
il settecentesco Palazzo Malvicini da Nibbiano,
Casa Bordi dei 1400, Palazzo Nasalli-Rocca della
metà dei 1700 con ampio atrio dingresso,
i tre Palazzi Baldini-Radini-Tedeschi con la monumentale
scalinata, Palazzo Scotti di Sarti con suggestivo
ampio cortile. Lungo lo Stradone Farnese sorgono
Casa Selvatico con caratteristica facciata in
cotto, Palazzo Dal Verme, Palazzo Landi delle
Caselle con facciata barocca. Per quanto riguarda
gli itinerari, la provincia di Piacenza offre
una vasta scelta. Da Piacenza, infatti, si può
partire verso qualsiasi direzione e dirigersi
verso valli e borghi di grande interesse, alcuni
dei quali appartengono da sempre allantico
comune piacentino, mentre altri appartengono ora
a quello di Parma pur continuando a far parte
della diocesi piacentina