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Guastalla - Itinerari Artistici

 
 
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Chiesa di Pieve
Situata in via Pieve, la chiesa è di stile romanico risalente al sec. X. Intitolata ai SS. Apostoli Pietro e Paolo fu consacrata nel 997 da Papa Gregorio V. Sede di un Sinodo nel 1095, con il Papa della prima Crociata, Urbano II, e di un Concilio nel 1106, con Pasquale II. E' la chiesa madre di tutto il territorio e fino al 1585 fu Arcipretura soggetta direttamente alla Santa Sede, anno in cui il privilegio passò al Duomo di Guastalla. Ha subito una prima trasformazione nel sec. XIII, dopo un terremoto. Abbattuta e incendiata nel 1558 dai ferraresi, era risorta nel 1606 in stile barocco. Nel 1931fu restaurata in stile originale. Chiesa matildica, citata in vari documenti, conserva ancora la vasca battesimale per immersione in marmo di Verona, come pure la mensa dell'altare sempre dello stesso periodo. Vi sono affreschi dei secoli XIV-XV, di recente restaurati, i più antichi della zona. Nella navata di destra si trova una Madonna, di fattura del Mazzoni scultore modenese, della seconda metà del '400. Interessanti i medaglioni della navata centrale raffiguranti i tre Papi che furono a Pieve oltre a Matilde di Canossa. All'interno si trova una lapide commemorativa dei morti della peste manzoniana del 1630, mentre, all'esterno, un'altra ricorda il passaggio di Federico II nel 1220. Sulla parete esterna sud della chiesa vi sono tre formelle con animali fantastici del sec. XI, probabilmente resti di un restauro fatto dopo un terremoto, come si può ricavare da alcuni mattoni datati MCM dell'abside maggiore. Le tele, in parte della chiesa stessa e in parte provenienti da altre chiese, abbattute o andate in disuso, sono di epoca sei-settecentesca, mentre le statue, in cartone romano, risalgono aiprimi decenni dell'Ottocento. Sotto il presbiterio sono state trovate ampie fondamenta, come anche nella sagrestia e nella canonica adiacente, con resti romani, in parte inseriti nei muri della chiesa o della canonica e in parte destinati al futuro museo cittadino. Questo fa ritenere che vi fosse un'antica cripta o una chiesa paleocristiana. Nella navata di sinistra si conserva un crocefisso ligneo, policromo, di fattura nordica, databile al XVI sec. di mt. 1,80 di altezza, a cui tutto il territorio è abituato a rivolgersi nei momenti di calamità o di penitenza. A sinistra di questa navata vi è la cantoria con un organo Serassi del 1867, uno degli ultimi della prestigiosa casa produttrice.
S. GIORGIO
Oratorio romanico del sec. X, è conservato nello stile originale, anche se nel '600 ha subito modifiche baroccheggianti, con finestre absidali scalpellinate e vetri in alabastro. Di probabile costruzione tardo longobarda (S. Giorgio era un santo tipico di questa popolazione), fu ripetutamente soggetto a inondazioni. Per qualche secolo rimase inagibile poichè sorgeva in una zona sorgiva, detta Bugno, ed era sempre allagato fino ai capitelli delle colonne. Conserva alcuni affreschi del periodo barocco sulla parte interna della navata centrale. Ripristinato dopo l'ultimo conflitto, è diventato anche monumento ai caduti delle guerre.

LA ROCCA
Fu costruita dai Canossa ove attualmente si trova il Campanone, circondata da un fossato che comunicava direttamente con il Po. Aveva al suo interno una cappella dedicata a S. Bartolomeo e una Madonna detta del Castello. Trascurata dai Gonzaga dopo la costruzione del Palazzo, fu abbattuta nel 1690 e i mattoni vennero utilizzati per la costruzione delle abitazioni adiacenti.


• PIAZZA MAZZINI
Su questa piazza sorgono gli edifici del potere: a nord il Duomo o Concattedrale, a est il Palazzo Gonzaga, alla destra il Comune o il Palazzo della Comunità, tutti costruiti sotto cesare e il figlio Ferrante II Gonzaga, nella seconda metà del '500. Una fontana in ferro battuto, di epoca gonzaghesca, ricorda i fasti dei Signori (si racconta che buttasse vino nero dall'alto e vino bianco dai lati). Ai lati del Duomo: a sinistra, la casa seicentesca con balconcino ad angolo, la più antica del centro, e a destra, la canonica, altra costruzione del '600 e l'antica spezieria comunale, di un secolo più tarda. A ovest della piazza, il Vescovado, costruito ex novo, negli anni Sessanta del XX secolo, su un precedente edificio; a fianco una dimora settecentesca più volte rimaneggiata.

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